I bambini devono giocare – molte ore ogni giorno, il più liberi e indisturbati possibile, assieme con altri bambini, al chiuso e all’aperto. Chi pensa che giocare sia una perdita di tempo, sciocchezze senza senso, si sbaglia. Giocare è il programma educativo e di sviluppo migliore che ci sia, il modo migliore per imparare e la miglior didattica del mondo! Scoprite qui perché.
Da Margit Franz, autrice del libro «Heute wieder nur gespielt – und dabei viel gelernt!" («Ho giocato di nuovo tutto il giorno - e ho imparato molto!»)
1. I bambini sono nati per giocare
L’essere umano è un «Homo sapiens» e un «Homo ludens», quindi un uomo saggio e giocoso. Il gioco probabilmente appartiene alle più antiche tecniche culturali degli uomini. L’uomo condivide l’istinto al gioco con molti altri mammiferi ed è così radicato proprio dalla sua natura evolutiva. Nessun bambino umano ha bisogno di essere incoraggiato, motivato o sollecitato al gioco: semplicemente gioca, appena può e dove può.

2. Giocare è un bisogno primario dei bambini
Come mangiare, bere, dormire, accudirsi, anche giocare è un bisogno primario. Per la rivoluzionaria pedagogista Maria Montessori giocare è il lavoro dei bambini. Quando giocano, i bambini sono molto concentrati e prendono sul serio la loro attività. Giocare è l’occupazione principale del bambino e riflette il suo sviluppo. Giochi spontanei promuovono il processo di apprendimento e di sviluppo in molti modi.

3. Giocare è divertente
Nessun bambino gioca con l’intenzione di imparare qualcosa di importante. I bambini giocano appassionatamente, perché è divertente. Si godono le proprie attività spontaneamente e in questo modo anche le proprie esperienze di autoaffermazione. I bambini sono curiosi di natura e la curiosità è la miglior didattica del mondo. Provano cose nuove senza sosta e in questo modo fanno esperienze importanti. Imparare giocando è piacevole e olistico, perché sono coinvolti tutti i sensi - anche il cosiddetto nonsenso.

4. Giocare allena il corpo
Una funzione essenziale dei giochi movimentati è l’allenamento di un corpo ancora giovane. Muscoli, tendini, articolazioni vengono rinforzati. Vari movimenti vengono provati, coordinati e studiati. In questo modo vengono apprese attività più complesse. La gioia del movimento diventerà il motore di uno sviluppo più sano, facilitando la percezione, la consapevolezza, il controllo del corpo, e la sicurezza nei movimenti, la resistenza e l’abilità generale. Qui possono avere un ruolo importante i letti avventura o i letti gioco. In modo particolare visto che in questo modo l’«allenamento» si svolge quotidianamente e naturalmente.

5. Giocare e imparare vanno bene assieme
Anche se sembra un controsenso all’inizio vanno bene assieme, perché giocare è l’incentivo migliore per i bambini. È la forma più elementare dell’apprendimento nell’infanzia. I bambini comprendono il mondo giocando. Ricercatori dell’infanzia e dei giochi sono concordi nel dire che un bambino dovrebbe aver giocato autonomamente almeno 15.000 ore prima di iniziare la scuola. Il che vuol dire circa sette ore al giorno.

6. Giocare riduce lo stress
Quando osserviamo i bambini giocare, possiamo accorgerci di come gestiscono le loro esperienze giocando. Inscenano con dei giochi di ruolo scene divertenti e positive, ma anche tristi e spaventose. Tutto ha un significato per il bambino che gioca: non è tanto importante raggiungere un obiettivo o un risultato, quanto il processo del gioco e le esperienze che può fare con gli altri bambini.

7. Giocare è un apprendimento sociale
I gruppi di gioco con età e generi differenti sono un’ottima opportunità di apprendimento sociale. Quando i bambini giocano fra di loro, devono realizzare diverse idee di gioco. Per questo c’è bisogno di trovare accordi, sviluppare regole, risolvere conflitti e negoziare soluzioni. Alcune necessità possono essere subordinate alla realizzazione del gruppo stesso. I bambini cercano legami sociali. Vogliono far parte di un gruppo di gioco e per questo sviluppano strategie e comportamenti che permettano loro di riuscire nel loro intento. Giocare apre le porte al poprio io, ma anche quelle da me a te a noi.

8. Giocare sviluppa la creatività
I bambini ricreano la loro realtà giocando. Niente è irrealizzabile: con l’aiuto di una fervida immaginazione tutto è possibile. Fantasia, creatività e gioco sono inseparabili. Gli scenari di gioco dei bambini sono sia complessi che inventivi, e vengono ricostruiti continuamente. Spesso durante i giochi emergono problemi da risolvere. La ricerca di queste soluzioni è parte integrante del gioco. Questo apprendimento basato sulla scoperta facilita un processo personale di appropriamento del mondo.

9. Giocare supera i confini
Giocare ha una grande importanza per costruire un’amicizia, così come anche per creare contatti interculturali e interlinguistici. L’asilo è un luogo di diversità socioculturale. Il gioco è la chiave per l’incontro e l’interazione. I bambini crescono nella propria cultura giocando e sempre giocando entrano in contatto con le altre, perché nel gioco i bambini parlano tutti la stessa lingua. L’apertura e l’interesse dei bambini per la novità permette di superare ogni confine, in modo da facilitare anche nuovi modi di relazionarsi.

10. Giocare è un diritto dei bambini
I bambini hanno il diritto al tempo libero, al riposo e al gioco. Questo diritto a giocare è stabilito nell’articolo 31 della convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, la quale enfatizza l’importanza del gioco spontaneo e non guidato dagli adulti. È compito degli asili realizzare spazi stimolanti, che permettano ai bambini di giocare, al chiuso e all’aperto. Un’educazione a favore del gioco facilita nelle ragazze e nei ragazzi lo sviluppo delle loro competenze ludiche, e permette ai genitori di partecipare allo sviluppo dei loro bambini in maniera giocosa.
Prima pubblicazione nel «Kindergarten Heute» 10/2017, p. 18-19

«Heute wieder nur gespielt» («Ho giocato di nuovo tutto il giorno»)

Il manuale professionale e orientato alla pratica «Heute wieder nur gespielt – und dabei viel gelernt!» («Ho giocato di nuovo tutto il giorno - e ho imparato molto!»), di Margit Franz, spiega il significato dei giochi dei bambini. Aiuta gli educatori a presentare i vantaggi di una pedagogia ludica ai genitori e al pubblico generalista.
Sull’autrice

Margit Franz è una educatrice dell’infanzia, diplomata in pedagogia e pedagogia sociale. Ha lavorato come direttrice di un asilo a tempo pieno, ricercatrice della Hochschule Darmstadt (Università di Darmstadt) e consulente pedagogica. Oggi lavora come specialista, autrice e editrice presso «PRAXIS KITA».